D’estate in Puglia la notte le città e i paesi si illuminano. Con le lanterne luminose e le luminarie che addobbano e “mascherano” i monumenti dei centri storici, le realtà urbane cambiano volto. E aggirarsi per quei vicoli è un’esperienza.
Nell’agosto 2007 sono andata in Puglia a trovare degli amici e tralasciando le giornate passate su quelle rocce bianche e i bagni interminabili, le serate erano all’insegna delle passeggiate e dei borghi che si susseguono sul tavoliere d’Italia.Una sera i miei amici mi hanno portato a Sternatia, piccolo paese del Salento a metà strada tra Lecce e Maglie. L’attrazione principale era il lancio delle lanterne luminose in occasione della festa di San Giorgio.
Siamo stati accolti dal paese in festa, addobbato come vuole la tradizione con le luminarie colorate che infondono allegria ad ogni angolo.
Nella piazza principale c’erano gli uomini che preparavano le lanterne e le lanciavano nella notte. La banda del paese aveva a propria disposizione un gazebo (anch’esso debitamente addobbato) per allietare i presenti e il viaggio delle lanterne. E c’era anche il chiosco con zucchero filato e pop corn (rigorosamente fatti in casa) nel caso in cui qualcuno fosse stato colto da un leggero languorino. Per ultima è stata preparata la lanterna più grossa, quella offerta dall’Amministrazione Comunale di Sternatia. Se per tutte le altre bastavano tre uomini, per questa ne sono serviti dieci solo per gonfiarla.
Ma come potete immaginare l’effetto in cielo è stato spettacolare. Anche perché, a differenza delle altre, allontanandosi non spariva nel nero della notte, ma la lanterna rimaneva visibile anche a distanza.
… l’effetto in cielo è stato spettacolare…
Come potete immaginare io sono rimasta tutto il tempo con il naso all’insù. Guai a perdermi anche un solo lancio!
La Puglia quest’anno mi ha regalato tanto a livello di emozioni e di paesaggi, relazioni e cibo… non faccio fatica ad immaginare la bellezza di questi festeggiamenti!
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Non so perchè ma questo tuo commento me lo ero proprio perso.
La Puglia è unica. Quando sono scesa dal treno mi ha lasciato senza fiato perchè, abituata ad avere il “mio” mondo delimitato da colline, mi sono trovata in una pianura con ulivi a perdita d’occhio. Diciamo che mi sono sentita “senza orizzonte”. Ma quando mi ci sono abituata, devo dire che mi ha entusiasmato per la sua bellezza, soprattutto quella dei suoi paesaggi. Devo tornarci.
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